Tribunale Unificato dei Brevetti, l’avvio del nuovo sistema e la speranza di Milano
Dal 19 gennaio ha preso il via il periodo di applicazione provvisoria dell’accordo istitutivo del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), finalizzato a rendere finalmente reale e operativo il funzionamento del nuovo sistema del brevetto unitario.
Grazie ad un’unica procedura di registrazione e all’introduzione di uno strumento unificato di risoluzione delle controversie, il TUB, si incentivano gli investimenti in proprietà intellettuale, soprattutto da parte delle piccole e medie imprese per cui i costi legati alla protezione dei propri brevetti rischiavano di ostacolare un’efficace strategia di tutela contro contraffazioni e altri illeciti usurpativi.
Tale impianto inoltre, – lo ricorda il commissario UE al Mercato Interno Thierry Breton -, attrarrebbe maggiori investimenti in Europa, dove il divario relativo ai costi di protezione rispetto a Stati Uniti e Paesi asiatici è sempre stato piuttosto ampio.
Un ulteriore tema che vale la pena menzionare con l’avvicinarsi delle prime riunioni dei comitati funzionali a dare concretezza al piano del sistema TUB è poi quello delle sedi: mentre la Corte d’Appello avrà sede a Lussemburgo, stando alle disposizioni normative il Tribunale di primo grado dovrebbe contare su una sede centrale a Parigi e due sedi distaccate a Monaco di Baviera e Londra. Tuttavia il nodo Brexit ha causato un cambio di rotta, data la necessità di sostituire la capitale britannica ormai non più parte dell’Unione Europea.
Lo scorso anno l’Italia ha annunciato perciò la candidatura di Milano, anche grazie al supporto di tutti i professionisti e le associazioni che hanno sostenuto la città meneghina quale nucleo di sviluppo, ricerca e brevettazione, ma anche come centro di interessi e sede del maggior numero di imprese.
Inoltre, lo stesso art. 89 dell’accordo istitutivo, prevedeva che la riassegnazione fosse diretta allo Stato con più brevetti europei, che, dopo Germania e Francia (ed escluso il Regno Unito), è proprio l’Italia.
Milano è la città italiana con il maggior numero di depositi di brevetti e il foro dove vengono trattate la maggioranza delle cause brevettuali e che di conseguenza vanta quindi un altro livello di specializzazione sul tema.
Assegnare a Milano la sede distaccata del TUB significa anche riconoscere le necessità di rilancio che il nostro Paese abbisogna, e perciò auspichiamo che quella dell’Italia e del capoluogo lombardo sia effettivamente la scelta definitiva per l’avvio del nuovo sistema del brevetto unitario.
Diffondiamo una cultura dell’acquisto originale
Scopri le attività di INDICAM e le collaborazioni con i vari stakeholder nazionali e internazionali.