LA TUTELA DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE NEL 2020: LA FORMAZIONE INDICAM E LE PICCOLE GRANDI VITTORIE CONTRO I CONTRAFFATTORI
di Mariachiara Anselmino
La crisi sanitaria che da inizio anno ha sconvolto l’ordine delle nostre vite personali e professionali ha costretto ad un ripensamento radicale della maggior parte delle attività che anche INDICAM svolge nel suo quotidiano, tra cui la formazione indirizzata alle forze dell’ordine preposte al contrasto della contraffazione.
Da circa 5 anni, infatti, l’Associazione coordina il programma formativo “Police Relationship Management” sui temi della tutela della proprietà intellettuale e delle sue violazioni, in un confronto costante e diretto con Guardia di Finanza, Dogane e Polizie Locali di tutta Italia.
Tramite accordi esclusivi siglati con il Comando Generale della Guardia di Finanza, la Direzione Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le amministrazioni cittadine, INDICAM e i brand aderenti si muovono lungo la penisola per condividere informazioni e fornire supporto alle forze dell’ordine impegnate sul territorio, attraverso l’erogazione di training di dettaglio che si focalizzano sulle caratteristiche dei prodotti, la logistica, gli elementi di distinzione tra contraffatto e originale, casi di specie e altri dati di rilievo.
La pandemia ha posto un freno inevitabile a questo viaggio itinerante, ma non alla nostra attività formativa, che ha trovato nell’online l’unica modalità possibile per continuare ad offrire questi servizi; non la preferibile, certamente, data la natura di questa specifica formazione, che conta sul contatto diretto tra titolari di diritto e forze dell’ordine, sul toccare con mano i prodotti, sull’immediatezza che solo uno scambio vis-a-vis può dare. Però necessaria. Per consolidare un rapporto ormai da tempo avviato ma che sempre abbisogna di essere rinvigorito per dare i suoi frutti, in termini di indagini e sequestri di prodotti contraffatti.
E sebbene il 2020 non sia partito con i migliori presupposti, nonostante le difficoltà di carattere tecnico e organizzativo che ancora sussistono, questi frutti arrivano, grazie al grande lavoro dei nostri agenti e funzionari di tutta Italia e alla costanza dei brand che hanno deciso di proseguire l’attività formativa malgrado i limiti della tecnologia digitale con riguardo a questo tipo di training.
Un esempio fra tutti il recente caso di Trieste, dove siamo stati (virtualmente) questo settembre: Guardia di Finanza e Dogane hanno messo a segno un maxi-sequestro di 230 mila prodotti contraffatti per un valore di 20 milioni di euro presso il “Punto Franco Nuovo” del porto del capoluogo friulano. L’estate scorsa, gli stessi funzionari avevano sequestrato, per mezzo milione di euro, oltre 5 mila pezzi, anche di diversi brand associati INDICAM che avevano preso parte al nostro Police Relationship Management Program.
Corroborare questa relazione tra rightholders e law enforcement è fondamentale per continuare a tenere alta l’attenzione su un fenomeno il cui contrasto è spesso inesistente nelle agende politiche dei governi, ma i cui riverberi pesano massicciamente sulla nostra economia e sulla nostra sicurezza personale di consumatori e cittadini. Incontrare, seppur a distanza, rappresentanti delle forze dell’ordine operanti sul territorio nazionale significa essere presenti per dare supporto, ma anche per riceverlo; significa dare avvio a potenziali indagini, tradurre le informazioni condivise in azioni di polizia, significa fare squadra contro crimini che da soli soltanto non è possibile contrastare.
Un’altra evidenza dei notevoli risultati che si ottengono attraverso la collaborazione con le forze dell’ordine è data dalle continue operazioni di successo del Nucleo Antiabusivismo della Polizia Locale di Milano, con cui da anni INDICAM è in stretto contatto. Il network di titolari di diritti di cui l’Associazione si fa rappresentante è ciò che serve agli agenti per conseguire sequestri importanti, come quello avvenuto ad agosto nell’ambito di un’operazione volta a scardinare il mercato illecito di profumi falsi nell’hinterland milanese, conclusosi con il blocco di quasi 300 fragranze per un valore di oltre 30 mila euro. Anche grazie al supporto dei brand, il lavoro della Polizia non si ferma al singolo venditore di merce contraffatta, ma prosegue su altri soggetti connessi, alimentando la mappa di informazioni di intelligence sui criminali coinvolti in questo genere di attività.
L’ottimo lavoro di numerosi corpi di law enforcement in ambito IP ci rende orgogliosi del lavoro fatto fino a qui insieme, confermandoci la necessità di non allentare mai la pressione sui territori più complicati del nostro Paese, anche in un momento, come quello di oggi, dove l’attenzione è posta altrove e i contatti non risultano sempre facili da mantenere.
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