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01 – INDICAM NEWS

Journée anti-contrefaçon

di INDICAM

NL 06.2023

Lo scorso 5 giugno, a Parigi, nella bellissima cornice di 16 Rue de la Faisanderie, sede di UNIFAB, si è svolto l’annuale evento dedicato alla giornata mondiale anticontraffazione.

INDICAM era ovviamente presente!

L’argomento di riflessione e confronto è stato il ruolo (positivo si auspica!) e le responsabilità che gli influencer possono rivestire nel promuovere contenuti e prodotti nella loro attività quotidiana di orientare e influenzare le scelte di acquisto di giovani e meno giovani.

Tema assolutamente di attualità vista anche la recente legiferazione francese in materia.

Una legge che vede la Francia, assoluta apripista nella regolamentazione del settore.

Una legge, appunto, coerente con i tempi nei quali viviamo e che vuole tracciare una regolamentazione significativa all’attività degli influencer, vere e proprie star dei social network con i loro milioni di follower, per evitare abusi e soprattutto per fissare una serie di paletti da non oltrepassare.

Ad approvarla, con il voto finale in Senato che ha registrato l’unanimità, è il Parlamento francese, su proposta bipartisan dei deputati Arthur Delaporte nel partito socialista e di Stéphan Vojetta (Ranaissance).

La legge prevede il divieto per gli influencer di promuovere “prodotti o pratiche pericolose” e fissa una serie di misure per regolamentare un mercato che negli ultimi anni è cresciuto rapidamente.

Secondo il testo appena approvato, gli influencer sono definiti come “persone fisiche o morali che, facendosi pagare, utilizzano la loro notorietà presso il loro pubblico per promuovere online beni e servizi” e in quanto tali sono riconosciuti finalmente responsabili delle pratiche commerciali che essi propongono e influenzano, come appunto la vendita di prodotti falsi a scapito di quelli autentici, perché più convenienti.

La nuova legge sugli influencer ha voluto a tal proposito infliggere delle pene importanti che arrivano fino ai due anni di reclusione e a sanzioni pecuniarie fino a 300mila euro.

Hanno preso parte al dibattito oltre ai rappresentanti del settore degli influencer, rappresentanti delle piattaforme e dei social media ma anche rappresentanti delle organizzazioni private, avvocati ed esperti legali in materia, rappresentanti delle istituzioni e consumatori.

Giornata arricchente e piena di spunti operativi che ci ha fatto riflettere sullo stato del dibattito sul tema in Italia e – prendendo spunto da questo esempio virtuoso francese – sulla necessità di iniziare a riflettere ad una normativa ad hoc del settore anche per l’Italia.

 

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