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01 – INDICAM NEWS

Combating Trafficking in Counterfeit and Pirated Goods – Report to the President of the United States

di

di Mariachiara Anselmino

Lo scorso 24 gennaio il Department of Homeland Security degli Stati Uniti (DHS) ha pubblicato il report Combating Trafficking in Counterfeit and Pirated Goods, che segue al Memorandum per il contrasto al traffico di prodotti contraffatti e piratati dell’aprile 2019 con cui il Presidente Trump ha diramato una “call to action” per analizzare il problema e le misure cui ricorrere per farvi fronte.

L’indagine si concentra prevalentemente sul rapporto tra contraffazione ed e-commerce, identificando in quest’ultimo il canale ormai maggiormente prediletto dai consumatori e, di conseguenza, dai contraffattori, i cui prodotti falsi infiltrano sempre di più le pagine dei più noti marketplaces.

Ciò che emerge dal documento è la consapevolezza dell’impatto della contraffazione sulla società, l’economia, i consumatori e l’intenzione di rendere il contrasto al fenomeno una priorità dello Stato, per proteggere il mercato lecito e la competitività delle imprese.

In questo senso si interpretano le guidelines che il Dipartimento per la Sicurezza Interna promulga nel presente report, che si declinano in un elenco di azioni immediate che dovranno essere poste in essere dal DHS e di raccomandazioni per il Governo statunitense, oltre che – e sta sicuramente qui l’elemento disruptive che caratterizza il rapporto – di best practices per le piattaforme di e-commerce e marketplaces.

Si tratta di un importante passo in avanti per il riconoscimento di una contributory liability in capo agli internet service providers in ambito IP, dove, attualmente, vige invece una sorta di impunità, accordata da leggi desuete che impongono un dovere di reazione – e mai di azione proattiva – a fronte della condotta illecita solo qualora la piattaforma abbia conoscenza del contenuto in violazione.

Il documento può quindi rappresentare un “precedente” utile al lavoro di lobbying che sta avanzando anche in Europa, dove da più fronti giungono istanze di riapertura della Direttiva E-Commerce del 2000 per la sua revisione e allineamento rispetto all’evoluzione che da vent’anni a questa parte ha interessato i colossi del web.

Ci siamo perciò impegnati nell’analisi del report del Department of Homeland Security per scandagliarne i dettagli e portare all’attenzione di chi ci legge i punti che riteniamo più importanti sul tema della responsabilità degli intermediari.

Per accedere al nostro lavoro di analisi, cliccare il seguente link

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