APPELLO DI INDICAM: IL GOVERNO NON ACCETTI PER MILANO UNA SEDE DEL TRIBUNALE UNIFICATO DEI BREVETTI SVUOTATA DI COMPETENZE
di INDICAM
Peserico – Presidente INDICAM: “Il comunicato del Governo che annuncia il raggiungimento di un accordo per portare a Milano la terza sede centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, senza specificare le materie su cui questa sede avrà competenza, non ci può trovare pienamente soddisfatti. Se il governo ha a cuore la ripresa economica italiana, continui a lavorare per portare a Milano una sede del Tribunale Unificato dei Brevetti al pieno delle competenze e proponga un incontro al vertice tra capi di governo.”
Milano, 19 maggio 2023 – Dopo il comunicato in cui il Presidium del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) ha annunciato la decisione di far partire il sistema il 1° giugno senza attribuire a Milano la terza sede centrale della Corte Europea (già assegnata a Londra ma divenuta indisponibile con la Brexit), spartendo “provvisoriamente” le competenze tra le sedi di Parigi e Monaco, le speranze di chi, come INDICAM – l’associazione italiana per la tutela della proprietà intellettuale che conta più di 170 associati – ha sostenuto negli ultimi anni la candidatura di Milano come sede del TUB, sembravano vanificate.
Ma l’annuncio, successivo, del Governo che sarebbe stato raggiunto un accordo con Francia e Germania per “istituire” la sede milanese ha riaperto uno spiraglio per Milano e l’Italia. Certo è che questa comunicazione ha portato con sé qualche preoccupazione e qualche interrogativo.
“Se l’accordo che si dice essere stato raggiunto prevedesse il trasferimento a Milano della sede di Londra, con le stesse competenze, non potremmo che esprimere il nostro plauso incondizionato, perché sarebbe stata fatta la cosa giusta – ha affermato sul tema il Presidente Peserico – ma se così non fosse, dovremmo nuovamente fare appello alla Presidente del Consiglio affinché si rivolga direttamente ai suoi omologhi francese e tedesco, per cercare di portare nella città meneghina una sede completa. Sede che non solo valorizzerebbe la nostra economia, ma che porterebbe un effetto positivo importante in termini di creazione di posti di lavoro, spinta alla formazione e alle specializzazioni, investimenti italiani e stranieri. Non possiamo infatti permetterci di perdere l’occasione né di offrire agli esperti italiani l’occasione di competere sul mercato internazionale della proprietà intellettuale né gli innumerevoli benefici in termini di prestigio e reputazione a livello europeo, essendo l’Italia, ad oggi, sprovvista di sedi di rappresentanza significative delle Istituzioni Europee”.
La terza sede centrale della Corte Europea avrebbe come competenze sia i brevetti farmaceutici che quelli chimici, materie che porterebbero il capoluogo lombardo a divenire uno hub europeo dell’innovazione nel campo della salute, con un indotto di centinaia di milioni di Euro l’anno e attirando investimenti stranieri nei settori più innovativi della nostra economia.
“Se il sistema – ha continuato Peserico – dovesse partire senza la sede centrale di Milano e se quest’ultima venisse “aggiunta” in un secondo tempo e con competenze svuotate rispetto a quelle di Londra, questo rappresenterebbe non solo una retrocessione immeritata dell’Italia, ma anche un colpo gravissimo alla ripresa economica del nostro Paese. Siamo infatti fiduciosi che il governo e i policy makers coinvolti si impegnino a non solo “istituire”, ma a “trasferire” a Milano la sede con le relative competenze. Milano e l’Italia sono pronte ad accogliere questa nuova sfida di fondamentale importanza non solo per le dinamiche europee, ma soprattutto per valorizzare la nostra economia e tutte le imprese innovative, che anche INDICAM rappresenta”.
Per informazioni:
Sara Zannelli
3338562455
sara.zannelli@indicam.it
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