Polizia Locale di Milano. Un impegno che richiede impegno.
25 ottobre 2018, Milano. Quando firmiamo un protocollo noi di INDICAM iniziamo a pensare al futuro. Come dargli senso? Come costruire da lì in poi un percorso di valore? Non siamo tra quelli che, tagliato il nastro e fatto due foto di rito, si considerano soddisfatti.
Con la Polizia Locale di Milano abbiamo firmato un protocollo alcuni mesi fa. La sostanza è scambiare dati, informazioni e spunti e dare assistenza e formazione.
Belle parole, ottime idee, ma da trasferire nel concreto.
L’incontro di confronto con il Nucleo Anti-abusivismo della Polizia Locale di Milano mi porta ad alcune riflessioni
- Milano ha, come in molti altri settori, un ruolo di avanguardia: la Polizia Locale ha competenze alte, accuratezza e attenzione nello svolgere il proprio compito, dedizione ai massimi livelli. Quante volte avete sentito di organi di Polizia (non solo Locale…) che utilizzano con tale abitualità le allerte Rapex?
- Avere un “Nucleo anti-abusivismo” è un bel passo in avanti. A Roma, per fare un esempio di grande corpo di Polizia, non c’è e questo limita gli spunti e le attività. Noi cerchiamo, parlando con le Amministrazioni, di portare il modello-Milano fuori dal capoluogo lombardo, ma si sa, non sempre relazionarsi con sindaci ed assessori è facile…
Quindi, dopo il meeting di ieri, tutto bene? Ni.
Esco da Piazza Beccaria con un piccolo tarlo nella testa. Per poter dare profondità all’accordo firmato e per poter massimizzare le alte competenze del Nucleo, abbiamo (abbiamo=noi di INDICAM) poter contare su una maggiore attenzione dei nostri associati. Le imprese devono impegnarsi un po’ si più. A Fare cosa?
- condividere informazioni in modo sistematico: noi sappiamo che violazioni soffriamo e dove, loro intervengono. Questa è la regola di base, se siamo bravi ad alimentarli, facciamo bingo
- Essere sempre attenti e non ricordarsi della Polizia solo quando serve: ci sono prodotti stagionali, ci sono spunti di indagine che si possono dare da noi a loro, e questo costruisce giorno dopo giorno un contrasto più efficace. Più continuità, più regolarità
- Chi fa cosa: la Polizia ha un immenso bisogno di sapere chi fa cosa nelle imprese, per poi scrivere notizie di reato precise. Se non siamo bravi a possedere ed aggiornare tali informazioni, creiamo difficoltà.
- Perizie di qualità: questi sono gli strumenti che spesso fanno la differenza. Spendiamo due minuti di più, potrebbero cambiare la storia di un procedimento.
Tempi, qualità, costanza del rapporto. Sono le basi di partenza dei nostri protocolli. Se valgono per noi devono valere per le imprese. Quando chiediamo questo livello di attenzione, non è per farvi perdere tempo. È per dar senso a qualcosa che ha senso e perché la lotta ai falsi non è un mero compito di chi s occupa di repressione. La percezione è che ci sia un’ampia zona di miglioramento su cui lavorare, aiutando meglio chi ci può aiutare.
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